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al testo di Angelo NGE Colella
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Entrare nella cucina di nonna, al pianterreno, e vederla col suo grembiule bianco. Vederla zoppicare intorno alla tavola, ha una gamba rotta da quando era ragazza. La destra. Sempre dritta. Una caduta da una scala. L'osso che esce dalla gamba. Qualche volta mi ha detto, ma ero piccolo. Vederla zoppicare verso un punto che non vedo, mi volge le spalle. In una mano. Un secchio di plastica azzurro, o forse è la plastica ad essere azzurra. Poi alzare una trappola per topi. Viste soltanto nei cartoni animati. Dentro, un topolino.
Stessa cucina, ancora infanzia. Camminare scalzo. Entrare nella cucina di nonna al pianterreno, poi un dolore. Sotto al piede. Sentirlo, prima di guardare. Un coccio di vetro, grosso. Trasparente, nel mio piede. Subito sangue. Dal piede al pavimento. Guardare a terra, guardarsi attorno. Forse urlare aiuto. |
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