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al testo di Annamaria Invernizzi
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La mia speranza, il mio gaudio, amore mio, é cominciare a ricostruire questo giardino nuziale dove i nostri corpi possano rilassarsi ancora, l'uno accanto all'altro, abbracciarsi stretti in tenerissimi, puri amplessi, lontani dal passato che ha macchiato il candore della neve. Trovo in te, o mio amato, un amore puro, delicato e incontaminato, rose bianche senza spine, unico nutrimento del tuo sentimento per me. Ahimè, la tua sposa, invece, ha trafitto più volte la Sacra Fiamma che ci unisce con l'aculeo nero della morte. Ambisco verso l'alba di un nuovo giorno per ricominciare e, se cadro', mi rialzero' con maggior fiducia. Voglio perder me stessa per te. Sarà una perdita feconda e voglio seguir questo sentiero con lo sguardo verso il futuro. In questo giardino coltivato per Amore sbocceranno altri fiori, di variegati colori che ci allieteranno con sentimenti d'amicizia e fraternità e il profumo delizioso di quella pace, costruita attimo dopo attimo, farà di questo giardino una gioia per tutti. |
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