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Suggestioni dal festival ManiFeste di Parigi-edizione 2021

Ariadne e dintorni: suggestioni dal festival ManiFeste di Parigi- edizione 2021

di Anna Laura Longo

L’ascolto di Ariadne di Maurizio Azzan  (per voce, 5 performers ed elettronica live), immette all’interno di una visione della composizione da concepirsi come ingranaggio. C’è un’esuberanza implosiva che accompagna il percorso strumentale, nelle cui spire la voce sopraggiunge come un corpo vivo, e sembra timbrare volta per volta lo spazio, esercitandosi a coinvolgere gli ascoltatori in imprevedibili apparizioni e scomparse. Il mantenimento di un assetto per lo più anti - declamatorio, rende riconoscibile la tensione espressiva soggiacente. In vari momenti essa viene ad essere però scaldata o corroborata dalle “incorporazioni” elettroniche. Prevalgono di fatto le sezioni che lasciano trapelare urgenza e allarme, modulate mediante un suono di taglio post-industriale, quasi iper-urbano, ma non mancano capsule di riposo e di arrotondamento delle spigolosità affioranti. Il tragitto vive, nel complesso, di interpolazioni vibranti, sostanziandosi in una durata di circa 35 minuti. Si potrebbe sinteticamente parlare di una creazione di arcipelaghi sonori, che si ritrovano ad attivare una manutenzione libera dell’inesausto fascino mitologico, portatore di possibili ascendenze e derivazioni. In un tempo in parte informe o disancorato dal sogno inseguire Arianna potrebbe voler dire inseguire (o dimenticare) se stessi? Le risposte resteranno puntualmente racchiuse o incapsulate nei vortici della musicalità generata e, di fatto, attingibile. Avvicinandosi gradatamente al varco conclusivo di questa composizione si potrà comunque notare come la voce, innalzandosi con generosa asimmetria, tenda ad apparire maggiormente lacerata, quasi volesse restituire un condensato di esperienza vitale, un approfondimento stuporoso del proprio esserci. E la vulnerabilità vocale chissà che non possa procedere di pari passo con la vulnerabilità tipica del nostro (non certo nitido) frammento epocale. Il concerto svoltosi presso il Theatre de Gennevilliers  T2G  il 17 giugno 2021  ha avuto come interpreti la cantante solista Anna Piroli (soprano), l’ensemble Schallfeld, e l’IRCAM per la realizzazione elettronica. Il programma è proseguito con il brano di Rachel Beja intitolato   Frammenti di memoria abolita. Una composizione agile, caratterizzata da integrazioni continue tra aspetti di variabilità e di invariabilità o sospensione, con sorprese uditive per lo più diluite e frammentate – come recita il titolo stesso -nel corso dei 15 minuti di durata. Il brano commissionato da IRCAM - Centre Pompidou e da Divertimento Ensemble ha inoltre ricevuto il supporto di ULYSSES. Ad arricchire il tutto ampie sezioni dedicate a Beat Furrer . Nello specifico è stato predisposto un intervallo nella prima sezione del concerto caratterizzato da Nuun per due pianoforti e ensemble (1996) in cui la vertiginosità intrigante e imbevuta fortemente di modernità viene ad essere supportata da slanci incalzanti di natura percussiva. E a seguire Fama , opera in otto scene del 2004-2005. Il brano conclusivo del concerto- ancora una volta di Beat Furrer- è stato Aria, per soprano e sei strumentiPredominante, in questo caso, l’inarrestabilità e l’impatto scalpitante e davvero dinamico generato dal fluire dei suoni. La voce è tornata ad essere il fulcro, anche da un punto di vista emotivo, apparendo scandagliata e sottilmente indagata mediante un ventaglio di possibilità inesauste, necessarie per sottolineare i momenti di separazione, di liberazione e di solitudine. Tutto sorge infatti da un testo definito dal compositore stesso “lettera d’addio”, da cui si dipana una sovrapposizione di snodi narrativi decisamente ricca ed esaustiva, con un trattamento eterogeneo dei materiali e dei codici compositivi. A partire da frammenti spesso elementari e nitidi, matura infatti, strada facendo, un processo fluido di mutamento, che conduce in direzione di una complessità funzionale  a descrivere la significatività di una  parabola di evoluzione.

 

 

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