LA FELICITA' La felicità, quella di ieri, quella che si spera poi sarà domani quella felicità ch'oggi raccogli, che assapori e accarezzi a piene mani. Gioia che si consuma, e passa via, che gusti, pasteggi dentro un letto, pensi che duri eterno ma ti tormenta dopo l'intelletto. Comincia, poi finisce, lei guarda e non capisce il dramma che è tutto tuo, esistenziale, che soffri a veder spegnere la fiamma. Sul filo vai, viaggi in equilibrio il passo muovi incerto sul burrone godi l'adrenalina d'un momento sai che finirà poi la passione. Salvatore Armando Santoro (Boccheggiano 14.11.2017 – 9,07) LA FELICIDAD
Felicidad, el de ayer, lo que esperamos sea mañana la felicidad que ahora recoge, que gustas y acaricias manos llenas.
Alegría que consume, y termina qué sabe, pasteles en una cama, piensa que duras para siempre pero te lastima en la cabeza.
Comienza, entonces termina, ella mira y no entiende el drama que es todo tuyo, existencial, que sufren para ver extinga la llama.
Camina sobre una cuerda estirada, viaje de equilibrio el movimiento incierto hasta el barranco disfruta la adrenalina de un momento sabe que la pasión terminarà.
Salvatore Armando Santoro (Boccheggiano 14.11.2017 - 9.07)
(Traduzione e adattamento poetico di Salvatore Armando Santoro)
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Salvatore Armando Santoro
- 22/11/2017 20:00:00
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AD ARCANGELO GALANTE - Ancora non ho imparato come rispondere ai messaggi. Scrivo a caso e non so se il messaggio arriverà o meno a destinazione. In questi giorni sono preso con un lavoro che non riesco a finire per tutta una serie di problemi, anche di salute,e pertanto non riesco ad apporofondire le dinamiche sulle quali è strutturato questo portale e non posso rispondere a nessuno come vorrei. Appena mi libero dagli impegni (ma premetto che ne ho tanti perché organizzo anche dei Bandi Letterari) risponderò agli amici. Ad Arcangelo un sentito ringraziamento per le sue dotte ed approfondite annotazioni e per l’interesse che dimostra verso la mia poetica. Ma l’ha sempre fatto anche su altri portali e, quindi, il ringraziamento è doveroso ed è anche doppio!
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Arcangelo Galante
- 21/11/2017 08:21:00
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Una significativa opera, che spinge il lettore a riflessioni ancora attuali. Una pubblicazione che, attraverso deliziose metafore, ben rappresenta la nostra decadente civiltà globalizzata, improntata solo sul materialismo, sulla commercializzazione, sui soldi e sul possesso di ogni cosa, tranne quello dei sogni stessi e della vera felicità, che, fuggendo via dalle nostre menti, l’umanità tutta farà un tragico passo indietro, vivendo in uno stato vegetativo e senza valore alcuno, neppure per l’anima. Poesia tanto bella, quanto condivisa. Deliziosa nella stesura e realistica nel contenuto. E come diceva il poeta latino Orazio nella pubblicazione delle sue Odi: “Dum loquimur fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero”(Mentre si parla, il tempo è già in fuga, come se ci odiasse: così cogli la giornata, non credere al domani). Un amichevole saluto, gentilissimo!
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