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Scrivi un commento al testo di Annalisa Scialpi
Solo un���altra roccia

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Ti rompesti l'armatura

sulla tua stessa sabbia;

denti e memorie in frantumo

come conchiglie spezzate.

 

Stupido come un soldato,

indietreggiando sul ghiaccio

che ti lambiva

come un sepolcro d'oro.

 

Ero io.

 

E per un attimo sospettai

che i tuoi occhi sentissero,

 

ma era preghiera

gocciolata coi pipistrelli

della mia carne strappata

 

e tu solo un'altra roccia;

uno spuntone nel costato. 

 Franca Colozzo - 27/03/2023 00:14:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Un amore andato in frantumi per l’insensibilità dell’amato è come uno spuntone di roccia infisso nel costato.
Di quell’armatura, corazza che sembrava reggere il mondo, rimangono solo pezzi in rovina. L’infrangibilità del tuo sepolcro d’oro, però, sembra reggere ad ogni intemperia, ogni assalto o pena.
Una suggestiva poesia, questa tua, in cui si concentrano immagini suggestive e surreali, tanto che mi sembra di intravedere un quadro di Salvator Dalì attraverso gli occhi della mia fantasia.
Brava, Annalisa! Sei riuscita con rapide pennellate a descrivere la fine di un amore. Spero di non sbagliarmi! Buonanotte.

 Vincenzo Corsaro - 25/03/2023 18:15:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Non sono sicuro di aver afferrato ciò che vuoi dire, ma sembrerebbe che ti riferisci a qualcuno che non vuol ascoltare o vedere ciò che diciamo o siamo. Quell’essere di fronte a noi è come una roccia indifferente al quale importa solo di sé stesso. Un sorriso :)

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