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al testo di Annalisa Scialpi
Raggiunsi il padre
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Raggiunsi il padre, quasi come un evento accidentale scritto dalle rondini nel rotocalco dei cieli. I silenzi, alti come marosi, tergiversarono sulla delirante scogliera. Atena armata della sua Afrodite pazza. Perché il padre era la spina. La spina nel costato della spuma. Ed io una farfalla aguzza in bilico nel lattice di una crisalide prima del bacio.
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Francesco Rossi
- 27/05/2023 10:47:00
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Mitologia ed estraporale un pensiero poetico basato sullinteletto, e sulla figura di istruttrice, protrettrice e combattente è originale. Se devo trovare una dissonanza la trovo in quel "armata della sua Afrodite pazza" perchè Atena preservava gelosamente la sua illibatezza. Un caro saluto e sempre un piacere leggerti e confrontarsi.
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SilviaDeAngeliss
- 24/05/2023 20:36:00
[ leggi altri commenti di SilviaDeAngeliss » ]
Bellissimi "quei silenzi alti come marosi" in unampia scogliera, che rendono davvero suggestiva questa lirica, intrisa di variegate immagini, dense delloriginalità della tua fantasia, cara Annalisa. Vivi una bella sera.
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