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al testo di Teresa Cassani
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APPRODO
Il ricordo degli affondi subiti assediò la mente. La benda cadde e rivelò la divergenza incolmabile dei pensieri. L’evento più sentito dell’anno riaffermava soltanto lo schiattare invariato di un io.
Pensò che sarebbe stato tempo buttato al vento e duplicità colpevole.
Dalla sponda avrebbe guardato la fiancata del legno corroso schiantarsi e sprofondare nelle acque fangose. Per sempre.
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