Trinità Pochi cristiani uno dietro l’altro a posti alterni. Immoti, sospesi dentro lo spazio sacro aspettano. Di fuori la waste land è luce e arsura nell’ultima domenica di maggio. Sullo sfondo il biancovestito predica del Padre e del Figlio dell’assoluto e straordinario Amore ordinando le parole con precisione esatta. In primo piano semplici vite arrancano nel Mistero: pazienti attendono che la Parola liberi.
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Teresa Cassani
- 13/08/2024 12:13:00
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Grazie di cuore, Arcangelo, per questa bella lettura che giunge tanto inattesa quanto gradita.
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Arcangelo Galante
- 13/08/2024 11:57:00
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In primis, approfitto per dire che buona parte delle poesie, almeno quelle lette sino ad oggi, sono pennellate gentili, pronte a regalare sogni lucenti a chiunque le legga. Particolarmente significativa e profonda resta questa meditazione spirituale, che abbraccia pensieri collegati all’umano sentire, in una realtà incolta ove si possano afferrare tangibili segni di luminosa presenza divina. Applausi meritati per l’originalità con la quale è stata congegnata la poesia, illustrandone la dinamica temporale e lo spazio calpestato dall’essere terreno.
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