Baciato Orizzonte Osservo da lontano il mare che abbraccia l’orizzonte spento tra morie d’onde senz’alito di vento. S’apre al sole, nella quiete dell’ora, stancamente, un dì di spazzata primavera. La siepe, aperta ai monti, accenna a pallidi fiori. Solo del silenzio arriva voce alacre mattutina, tra fiori di rovo e bianchi gelsomini. Nel cielo, fatto mare, s’intrecciano garruli voli e rondini marine tessono a pelo d’acqua, a sfioro, ardite acrobazie. Tra cielo e mare non corre più confine Kissed horizon I observe the sea from afar embracing the horizon dull among wave deaths wind-breathless. It opens up to the sun, in the quiet of the hour, wearily, some day of spring sweep. The hedge, open to the mountains, hints of pale flowers. Only silence comes morning brisk voice, among brambles and white jasmine. In the sky, made sea, Flying chatty intertwine and sea swallows weave at the water's edge, overflowing, daring stunts. Between sky and sea no longer border runs.
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Franca Colozzo
- 16/05/2018 18:48:00
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Grazie Salvatore per il tuo bel commento. Il tempo mutevole di questi giorni ha trasformato il mare a volte in una calma piatta, come nella foto, a volte in turbolenze con frangenti che si sono abbattuti minacciosi sulla costa. Dall’osservazione di questi fenomeni, in una stagnante giornata sospesa tra cielo e mare, è nata questa mia poesia. Grazie per il tuo gradito passaggio. Ti auguro una buona serata.
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Salvatore Pizzo
- 16/05/2018 18:18:00
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Risplende di quei colori che, le tue parole, infondono ai versi eleganti di linguaggio e significativi d’umori che, nel movimento quasi assente, trovano sostanza nella mestizia in anima... Non si fosse ancora capito: mi ha aperto gli occhi a mare per quanto è bella... Un saluto sempre e caro...
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Franca Colozzo
- 14/05/2018 20:18:00
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Mie care Edi e Graced, vi ringrazio per le belle parole in merito a questa mia modesta poesia. Si avverte in essa una sottile vena di tristezza per questa stramba primavera, tardiva e bislacca. La foto mostra l’isola d’Ischia fotografata dall’alto del Redentore,che fa parte dei M. Aurunci e che domina il Golfo di Gaeta. un affettuoso saluto ad entrambe. Buona serata
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Edi Davoli
- 14/05/2018 18:31:00
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Una stanca primavera pennellata da fiori di rovo e bianchi gelsomini e da garruli voli e rondini marine su una tela quasi statica dove cielo e mare si confondono. Sì è una primavera anomala, che non ti impedisce cara Franca di cantarla con un leggerissimo velo di tristezza. Un abbraccio!
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Graced
- 14/05/2018 17:46:00
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Sembra una tela ad olio questo mare così piatto che si congiunge al cielo immerso nel silenzio scevro dei gioiosi colori della primavera, ma un accenno c’è nell’aria dato dal movimento dei voli e dal profumo delle pianteche immerge in questa surreale atmosfera. Bellissima e coinvolgente questa lirica nel suo voler mostrare l’immobilità della natura, ma che prende dentro. Versi molto apprezzati cara Franca. Ti auguro una splendida giornata, Graced
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