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Primo Maggio - A Paola Clemente, morta sul posto di lavoro.

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PRIMO MAGGIO

A Paola Clemente 

 

Credits: Action Aid

 

Thank you, dear Poet and Editor, Agron Shele, for publishing my poem dedicated to the dead in the workplace on this 1st of May, a special Labor Celebration Day in Italy and in many countries in the world.
Remembering Paola Clemente who died of work, died of fatigue
Paola Clemente from http://www.collettiva.it
Jul 13, 2022 – On July 13, 2015, Paola Clemente, a laborer employed in the milleranding of grapes, died in Andria. A woman, a wife …  
 

 

 

Fatiche crudeli e bestiali
t’han dato i nuovi tiranni,
dei campi padroni d’affanni.
La vita cedesti ai soprusi
di gente incline agli abusi 
aiutati dai caporioni.

 

Non s’odon più canti
al mattino nei campi.
Si levano solo i lamenti
di sventurati migranti
e di gente locale
che per un tozzo di pane 
muoiono di patimenti.

 

Non c’è giustizia,
né Dio né pianto
a ridarti la vita,
ma solo mestizia
e il coraggio di pochi
a levare in alto il grido:
"Basta!” ai caporioni,
che son del caporalato
un esercito di sfruttatori.

 

Il vile silenzio
ha la voce dei vinti
a svender la vita forzati
in cambio di scarso denaro,
al loro lavoro, sottratto.

 

Non è ammessa reazione,
nemmeno per tragica fine:
di vita o di morte
ci si fa una ragione.

 

Ecco la disperazione
di Paola morta di stenti,
che vive tuttora nei cuori
di noi spettatori impotenti
a levar schiavi moderni
dai campi ora prigioni.

 

            ***

 

Dedicated to the dead in the workplace.

To the Italian worker Paola Clemente 

 

Cruel and bestial labor
the new tyrants gave you,
of the field's masters of troubles.
Life gave in to abuses
of men without souls 
aided by the bosses.

 

No more songs are heard
in the morning in the fields.
Only the moans go up
of unfortunate migrants
and of local people
who, for a loaf of bread,
die of suffering.

 

There is no justice
neither God nor crying
to give you back your life,
but only sadness
and the courage of a few
to raise the cry:
"Stop it!" to the ringleaders 
belonging to gangs of exploiters.

 

The cowardly silence
has the voice of the vanquished
to sell out the forced life
in exchange for meager money,
to their underpaid work.

 

No reaction is allowed
not even for a tragic end:
of life or death
we get a reason.

 

Here is the desperation
of Paola who died of starvation:

she still lives in the hearts
of us, helpless spectators,
to take away modern slaves
from the fields now prisons.

Written and translated by @Franca Colozzo

 

 

 Annalisa Scialpi - 10/05/2023 17:47:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]



Grazie Franca per questa poesia, a nome di tutte le persone
sfruttate e abusate. E’ un abuso che sfiora la bestialità, davvero
ci si domanda se ancora debba esistere questa omertà.
Ovviamente quelle nei campi non sono le sole situazioni di
sfruttamento.
Non si può negare che siamo in un periodo di grandi cambiamenti
e di evoluzione della consapevolezza. Diceva il medico Bach
’guarisci te stesso’ perchè, per il principio di interconnessione
e di unità dell’universo, questo va a vantaggio del mondo intero.

Quello che posso ’fare’ per Paola Clemente, amabilmente citata
e ricordata nei tuoi versi, è rendermi sempre più libera. Grazie!
.


 Franca Colozzo - 05/05/2023 23:38:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Grazie del bel commento, Salvatore. Proprio così, sembra che il tempo si sia fermato ad una sorta di Medioevo tecnologico, rimasto ancorato allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Lo stesso fenomeno delle "Spose bambine" ritorna sempre a galla, così come
di altre pratiche tribali. Spero che un giorno la piaga delle morti bianche sia solo un brutto ricordo di un’era incivile.
Ma forse, in quel giorno lontano, saremo noi umani gli schiavi dell’AI, l’Intelligenza Artificiale, di cui tanto si parla ma che nessuno sarà in grado di controllare se non ci si darà da fare da subito.
Buonanotte e buon fine settimana.

 Salvatore Pizzo - 05/05/2023 02:26:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Sembra che il tempo non debba mai passare. Nonostante progresso di tecnica e civiltà, comunque permangono vaste sacche di società in cui ogni cosa rimane immobile: ferma allo sfruttamento disumano dell’uomo sull’uomo. Paola, i suoi resti,sono apparsi da subito come reperti di quel medioevo prossimo venturo che ci sta assediando. Essi riemergono dalle coscienze che hanno obliato la sua realtà, per dire che il passato non passerà mai. Se quelle stesse coscienze non prenderanno consapevolezza piena dell’esistenza delle tante Paola sfruttate e dissanguato, da questo stato di cose.
Grazie di cuore per averla ricordata con versi tanto toccanti.

 Franca Colozzo - 04/05/2023 23:24:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Si parla tanto di morti sul posto di lavoro, ma poi sembra che si rimuova il problema come se non esistesse. L’indifferenza verso le problematiche sociali è agghiacciante e via via tende a ingigantirsi in una spirale di assuefazione. La nostra società assume giorno dopo giorno connotati di apatia tra giocosi bagordi e ponti festivi.
Io chiamo l’Italia: "Il Paese dei Balocchi", nella corsa spasmodica verso un’imprecisabile meta, senza etica e discernimento della direzione presa.
Triste osservazione fatta da una come me da sempre impegnata nel sociale, che adesso osserva con disappunto il crescente menefreghismo.
Grazie del tuo esaustivo commento, caro Vincenzo. Buonanotte.

 Vincenzo Corsaro - 03/05/2023 11:50:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

Il 13 luglio del 2015 moriva ad Andria Paola Clemente, bracciante impiegata nella acinellatura dell’uva. Una donna, una moglie, una mamma morta di sfruttamento e di necessità nella patria di Giuseppe Di Vittorio, a pochi chilometri dalle discoteche e dalle masserie a cinque stelle della Puglia alla moda. È proprio questo contrasto, quasi nello stesso luogo, a far gridare di rabbia e sdegno, dove erano e sono chi dovrebbe tutelare su questa piaga del caporalato? Bella dedica che accende l’attenzione su una delle tante cose orrende che succedono nel nostro paese. Un sorriso per te :)

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