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al testo di Emanuele Di Marco
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Massaggiavo,
ieri, le tue carni malate e doloranti e vedevo un sorriso affiorare sul tuo volto di stanco, di vecchio bambino. Ho cantato, per te, la mia gioia di esserti, comunque, vicino con una sgangherata canzone napoletana, ricordata solo a metà e a metà inventata. Ti sei addormentato sereno, entro quel mio pudico abbraccio. E, con la bella semplicità dei miracoli più grandi, è stato, per un attimo, qui in terra, Paradiso. |
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