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al testo di guido brunetti
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Guido Brunetti Cultura e incompetenza La società ama il libro, la cultura, la scienza, l’arte? “Il nostro Paese è agli ultimi posti nella lettura di libri. E’ il sintomo di un’epoca caratterizzata da oscurantismo culturale e impoverimento etico. Intorno alla cultura c’è un senso di indifferenza, supponenza, talora fastidio, ostilità. Siamo al tempo dell’elogio dell’incompetenza e dell’ignoranza, che non tollera che nessuno si elevi al di sopra degli altri. Non c’è ‘differenza- ha scritto Sabino Cassese- tra il sapiente e l’ignorante’. Dobbiamo rassegnarci – ha aggiunto l’illustre giurista- al ‘trionfo’ degli ‘apedeuti’, degli incapaci che hanno ‘la sfrontatezza’ di screditare coloro che emergono nell’arte, nella cultura, nella scienza. Un sentimento di invidia, una pulsione psichiatrica malefica, uno stato di patologica inferiorità con veri attacchi biliari. Si assiste alla ‘morte della competenza’, alla ‘epidemia dell’ignoranza’, fatto che produce danni alla società e allo sviluppo della civiltà”. Chi non vede la ‘grandezza’ della cultura e della scienza, ha affermato Nietzsche, rivela quello che in lui è di più basso, un animo gretto”.
Qual è l’immagine che proietta la società? “Un progressivo degrado umano e morale. Una società misologa, nevrotica, stressata, insicura, arrogante e cafona; incapace di esprimere un progetto e una classe politica matura e illuminata. Una politica divorziata dalla cultura, che ha un rapporto patologico con i cittadini, dominata da piccole tribù, cacicchi e politicanti di quarta categoria.
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