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al testo di Carla Vercelli
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Non voglio la conferma della mia stessa ombra, o anestetizzare la sofferenza e il rischio dell'abbandono. Sono una donna amo, partorisco, educo sulla proda della catastrofe di una società dove conta il narcisismo, l'efficienza, l'approvazione vorrei ancora e sempre la mia malinconia sottesa al coinvolgimento, voglio essere il suono di uno xilofono riemerso l'urlo non edulcorato della vita, vorrei essere la forza sensuale e sacra -sovversiva- del pensiero. |
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