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al testo di Caterina Alagna
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Ho scagliato tra le stelle il suono del tuo nome per scordarne la bellezza che tra le trame della cute ancora ribolle. Diffuso in una pioggia di luce, ora scroscia sui pendii della notte a illuminare foreste sbiadite in cui appassisce il profumo delle viole. Quella luce intrisa del tuo volto si sofferma su arbusti di parole dimenticate, quelle che ci sussurrammo in un bacio, nel soffio di un respiro delicato. Dalle pareti del cuore gronda una cascata di sabbia, un cumulo di amore in polvere riarsa s’è smarrito nei flutti annebbiati del vento, ma nelle notti di tempesta ancora avverto il palpitare di uno spiro che tuona nel cielo e nuovamente riecheggia il tuo nome nel mio pensiero. |
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