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al testo di Cristiana Fischer
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Scelgo sicura quello che conosco registro le occorrenze del mio cuore nostalgico della tradizione dell'incontro dell'ereditaria dominanza del territorio - ognuno per sé quando arriva voce di lontananza speranza certa di altra vita. Ti occupi dei morti e della morte e dei vivi ti curi sempre meno e del pieno che riempie la sorte. Il vino il cibo e la musica la sobria allegrezza dell'età da trasferire al tempo per conforto di sapiente doppia vita nel di qua verifica finita di infinita speranza fondata di al di là. La morte è il tempo dello stesso che consuma e rinasce sul margine di adesso tra le mura bianche dei conventi i conviventi e i nuovi assenti in coinonia.
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