Come quando la voce si spezza in cocci incrinati di pianto,
e raduni in anfore vuote miracoli d’acqua mentre il vino annunciava un’uva risorta,
così tu ti volti a guardare complici cerchi, orme errabonde, e riprendi all’indietro il cammino
senza appoggiarti alle sponde arrese all’antico dolore, alla rabbia dei giorni -
vacillando in esili sogni, alate laudi del mattino.
Scivolano sillabe come muschi esalati dall’umida bocca nel bosco creduto lontano.
Allora ti ammanti di verde corteccia di foglie, fingendoti nuova con chi ti credeva, o sperava, perduta.
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Silvia De Angelis
- 04/05/2012 22:29:00
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Incredibile eleganza di linguaggio, in questa tua, ma soprattutto il saper accentuare la forza di uno stato d’animo particolare... E’ molto bello leggerti
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Leonora Lusin
- 04/05/2012 20:46:00
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Hanno una particolare dolcezzaa questi tuoi versi e baratri improvvisi di profondita.P.S. La polemica mi ha molto divertito: adoro i commenti di Nando e le viscerali reazioni femminili in cui m’identifico. Ricordo quello che dice Loredana, questo sito e’ un laboratorio...forse non una distilleria. Mi scuso per le imperfezioni: sto scrivendo con l’i pad.
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Cristina Bizzarri
- 04/05/2012 18:33:00
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Grazie Nando, mi aveva fatto molto arrabbiare Piero con il suo modo da Catone il Censore, anche se nello stesso tempo ho riflettuto su quanto ha scritto e sono andata a leggermelo. (vedi quello che ho scritto se ti va). Sono un tipo calmo, ma devo dire quello che penso se no sto male, e prendo gli altri sul serio, sempre. Non credo che i modi sgarbati o sarcastici siano un segno di particolare sapienza. Proprio no. Ciò non toglie che le cose che dice Piero sono secondo me fondamentalmente intelligenti e incisive. Sono curiosa di quello che ci farà ancora leggere. E poi scaldarsi un po’ fa bene alle coronarie. (lui non ne ha bisogno perché è giovane, io sì).
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Cristina Bizzarri
- 04/05/2012 17:24:00
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ok riscrivo!
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Leonora Lusin
- 04/05/2012 17:21:00
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Che strana questa poesia. Sintassi assai complessa, di quelle che avrebbe fatto penare in una traduzione dal latino. Sento sete di virgole.
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Ferdinando Battaglia
- 04/05/2012 17:01:00
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Io che sono di formazione ignorante, non saprei dire sulla poesia quanto affermano altri commentatori; però penso che oggi vivamo in un mondo diverso dal passato, dove tutto era più lento, tutto durava piuù a lungo; e in una società meno democratica delle nostre. Non voglio dilungarmi, poi tutto è sempre perfettibile, ma io mi nutro di questa abbondanza di testi, non avrei facile e gratuite alternative per recuperare un po’ di cultura. Che cosa offro io a Cristina e agli altri poeti? Nulla. Ma da loro io imparo, nozioni e concetti, idee e tecniche di composizione e, soprattutto, la poissibilità di comunicare sull’oggetto amato: la letteratura. Anche dai testi meno riusciti apprendo, soprattutto quando commentati da sinceri e autorevoli commentatori, una per tutte è Franca Alaimo. Perché come sapete, la cultura ha un prezzo, per questo nella storia degli uomini le classi meno abbienti hanno patito la propria ignoranza e hanno dovuto "strappare al deserto" quel pò di sapere utile all’emancipazione sociale ma, fondamentalmente, umana. Ben vengano allora siti come "LaRecherche", che gratuitamente offrono un servizio, andrebbe riconosciuto ai fondatori e redattori, il valore sociale del loro esserci. D’altronde non penso che l’editoria tradizionale, più selettiva, garantisca sulla qualità della produzione. Quindi grazie a tutti voi vhe pubblicate, eccedendo o non eccedendo, migliori o peggiori, mi offrite uno spazio nutriente, una socialità arricchente e, ancor di più, magari venata a volte anche di un po’ di vanità - umanissima, la testimonianza di mettersi in gioco, esponendosi alle critiche, sempre legittime e accolte se sincere e competenti. Infine, posso reputare pessima una poesia, ma darei la mia pagina bianca perché tu la possa scrivere e pubblicare, senza pretese di santificazione e con la libertà del lettore d’ignorarla. Scusami prof. se mi sono dilungato, avevo iniziato il commento prima che tu pubblicassi il tuo, ma amore paterno ha "dovuto" cedere nel frattempo, e per un pò’, il pc ai figli. Con stima
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cristina bizzarri
- 04/05/2012 16:52:00
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Beh, devo essere sincera: ho continuato a leggere fino adesso altre cose di Piero e mi devo contaddire. Ci sono cose davvero belle. Ciao a tutti. Dubito - soprattutto di me stessa - quindi sono...
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cristina bizzarri
- 04/05/2012 16:27:00
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Piero, ti ringrazio del commento. La tua voce suona come quella di un profeta, ma non mi sembri tale, e sai perché? Sono andat a leggere le tue poesie e non ci trovo molto a cui attingere. Detto questo: hai ragione nel dire che bisogna tagliare e poi trasformare, e io certo non mi ritengo brava nel farlo, anche se alcune mie cose mi piacciono. Quel tuo "toglierti e levarti", poi, come se fossi una cartina al tornasole, mi infastidisce perché mi fa pensare al bambino "perverso polimorfo" che c’è in tutti noi. Quindi: datte ’na regolata perché non sei dio sceso in terra. Se vuoi commentare e criticare sei il benvenuto, umano tra gli umni, sfigato tra gli sfigati, nobile tra i nobili.La cacca la faccimo tutti e puzza, pensieri belli ne abbiamo tutti e profumano.Aiutiamoci dunque. Ma se devi fare il primino della classe, per quanto mi riguarda: togliti dai miei piedi.
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cristina bizzarri
- 04/05/2012 16:02:00
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Grazie a tutte! A Loredana: sai, l’ho pensato anch’io e non so come fare! Ma voglio assolutamente rivederla e renderla più scorrevole, mi sembra ne valga la pena.
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Loredana Savelli
- 04/05/2012 15:53:00
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Leggendola lentamente ho apprezzato il ritmo interno dei versi, che forse avrei preferito accorciati con "a capo" più frequenti. Grande musica, grande profondità di pensiero, grande delicatezza e un fondo di irriducibiità come colgo dai versi "avendo compiuto il miracolo dell’acqua che non può arrendersi al vino" e "fingendoti nuova con chi ti credeva o sperava perduta".
Gran bella prova. Ciao Cristina
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Cristiana Fischer
- 04/05/2012 14:45:00
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E’ il tuo coraggio di non arrenderti al vino venuto dal sole, di tenere per mano la promessa vacillante, di vestirti di verde corteccia e di fingerti nuova... Ciao Cristina!
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Fiammetta Lucattini
- 04/05/2012 09:17:00
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Raffinatissima.
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Carla de Falco
- 04/05/2012 09:14:00
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sei tu fatta silvana, ma anche divina. c’è più d’un’eco mistica in questa tua. come sempre... bella.
ps: passaggio sublime, per me riprendi all’indietro il cammino senza appoggiarti alle sponde cedute all’antico dolore,alla rabbia dei giorni - tenendo per mano vacillando la promessa del mattino
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