Solo per dono mi è data inconsistenza - perché chi amo mi amasse d’amore mai finito - come su filo in equilibrio stanno durante l’autunnale passo piccoli uccelli migratori - io senza nido di nuziale primavera - vuota in sospeso tra due mondi dove la luce dall’uno all’altro è in fase di regresso - scivolo tra perdere apparenza nello zenit e partorire sogno d’ ali buie che in nadir sprofonda, corona di sterpi in volo di ritorno. Inseguo rotte in cupola di stelle, iride abbagliata in folle vortice di stormo - sola misura il vento.
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