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Con infoiata urgenza da conigli

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Con infoiata urgenza da conigli

 

c'è chi ha spaccato  la corteccia  viva

 

e l'ha distesa in violentata carta -

 

"femmina" e "maschio" uno dentro l'altra

 

a riprodurre carne benedetta

 

dall'unico sigillo rosso sangue

 

che ceralacca sacra eternava.

 

 

 

Diramano lo spirito su some

 

messe su dorsi d'incupiti schiavi -

 

questione metafisica lo scarto

 

originario, il frutto infracidito.

 

Annuncia oscuro fondo vaginale,

 

declama obelisco il pene eretto.

 

Destino di formiche con stendardi.

 

 

 

E' vano all'Ermeneuta obliquo volo,

 

planare da distanti cieli in basso

 

su rinsecchite zolle e muto fango,

 

fossilizzata scorza di parola -

 

come se fosse gravida la Terra

 

solo di terra, non di altri segni.

 

 

 

 

 

 

 Silvia De Angelis - 25/11/2012 08:26:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Una profonda protesta, in poesia, dai toni accentuati e assai significativi
Sempre bello leggerti, un caro saluto

 Cristina Bizzarri - 24/11/2012 18:29:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie Loredana e Massimo. Gli ultimi episodi di violenza, in particolare quella perpetrata su Davide che ne è rimasto vittima e martire, mi fanno riflettere sulle radici originarie di questa stessa violenza, che affondano in uno stesso terreno,
quello che lascia spazio alla sopraffazione. E credo che il linguaggio della sopraffazione si declini in molti modi, di cui alcuni, apparentemente pacifici e mossi da buona fede, hanno ugualmente un’ombra violenta.

 Massimo Caccia - 24/11/2012 17:38:00 [ leggi altri commenti di Massimo Caccia » ]

Testo impegnativo. Fortemente metafisico. Il richiamo all’equilibrio dell’origine quando "maschio e femmina li creò".
I miei sinceri complimenti per questa poesia sacrale e profonda.

 Loredana Savelli - 24/11/2012 10:08:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

GRANDISSIMA POESIA!! Ecco una risposta inequivocabile alla barbarie del sessismo.
Un abbraccio, ciao Cristina
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