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al testo di cristina bizzarri
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Forse battendo forte a terra i piedi
davanti a soglie che non sanno i nomi - ombrose soglie dove pane caldo ti invita dall'interno a denudare il viso e i gesti da screpolature di polvere che in bende ti fasciava - forse entrerai come una pietra sollevata dal tumulo che ti schiacciva il sangue vivo, diventerai di terra soffice, poi d'acqua - benedirai quel pane travasata in brocca, sarai quel vino eterno e sua trasformazione. |
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