Quando ti hanno ferito gli occhi
non vedi il sole
dentro la nebbia che lo allontana
in grate di prigioni successive -
e scomparire il cielo.
Quando ti hanno bendato gli occhi
in cieco amore
hai lacci attorcigliati a tutto il corpo
in nodi che singhiozzano respiro -
e impoverite mani.
Quando ti hanno strappato gli occhi
gettati via
in sacchi vuoti colmi di dolore
resti sospesa impigliata a un filo -
e atterrare vano.
|
Cristina Bizzarri
- 08/06/2013 00:25:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Non ti rimuovo Fernando. Ti ringrazio per la tua attenzione delicata e profonda che fa sentire bene. Ciao.
|
Ferdinando Battaglia
- 07/06/2013 20:33:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]
Tra le molte cose che di te apprezzo, Cristina, è questo aprirti al lettore con un pudore che però tutto dona, anche i tratti di un intimo e doloroso vissuto. Però se ho scritto qualcosa d’inopportuno, rimuovimi e perdonami.
|
Cristina Bizzarri
- 07/06/2013 11:17:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Proprio così Cristiana. Questa è esattamente la sensazione che spesso provo.
|
Cristiana Fischer
- 07/06/2013 09:12:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
il tuo narciso ha un sesso femminile, non ti guardi-vedi più, anche tu ferita bendata e accecata in un "cieco" amore...
|
Cristina Bizzarri
- 07/06/2013 07:13:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Questo commento non è attualmente leggibile perché è stato archiviato, quanto prima tornerà ad esserlo: LaRecherche.it sta lavorando per ottimizzare il funzionamento del sito.
|
Franca Alaimo
- 06/06/2013 22:15:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Può essere che interpreto male, Cristina, e, se è così, perdonami in nome della libertà del lettore di fronte a qualsiasi testo. Intanto trova una continuità - sia pure per opposizione - alla tua precedente poesia, in cui la sposa ride nell’attesa dello sposo. Ma questo sposo, nel tuo ultimo testo, sembra trasformarsi in un Narciso egotico che spegne la speranza e l’attesa della gioia. Insomma, leggo questo testo come una denuncia (lirica denuncia e perciò piacevolmente enigmatica e "poetica") del dramma della donna a cui una difficile convivenza strappa gli occhi, li acceca e li immerge in un deserto di buio.
|
aminastrappati amina
- 06/06/2013 14:30:00
[ leggi altri commenti di aminastrappati amina » ]
Questa Tua Mi ha ricondotto con il pensiero ai genitori di Cucchi... ai loro occhi feriti bendati strappati
|
|
|