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En arc plein cintre

                                                                                                                     Ad Amina Narimi

 

 

 

 

 

En arc plein cintre alzo la sedia -

assoluzione sullo spazio vuoto

della mia chiesa mattutina -

voce bianca d'invisibili mani

è tregua - a chi fu scelto dal padre

tenere alcuna cosa no - non datur -

 

muovo piano le dita per il giorno 

risorta su navate di respiro

 

e nasce un'altra voce sulla voce

che mi fu tolta - dono inatteso

fu privilegio di trasformazione -

 

quando ti giunge un vento colmo

e ti ricopre tutta allora sai 

che nulla è perso - solo era velato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Ferdinando Battaglia - 18/08/2013 07:49:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Prendo a prestito le parole di Franca, che magnificamente esprimono quanto anch’io vorrei ma non saprei dire altrettanto bene.

Ciao Cristina

 Luciana Riommi Baldaccini - 17/08/2013 21:02:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

la consueta straaordinaria eleganza dei tuoi versi...
Ciao Cristina :-)



PS:(ti segnalo due piccoli refusi nella penultima strofa)

 Amina Narimi - 17/08/2013 20:33:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

cambiando il Verso...è tregua...

ad Alhambra ho una tana...

http://www.youtube.com/watch?v=9CdJQnX1G1M

 Cristina Bizzarri - 17/08/2013 20:03:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Ho corretto l’errore "non datur est" (!) cambiando il verso.
Ho anche introdotto l’immagine della "Cupola delle due Sorelle".
Prima o poi ci andrò a La Alhambra cara Amina ... sì sì sì ...
:-D

 Amina Narimi - 17/08/2013 17:41:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Si crea un soffio tra la gola e il cuore come dal mare di Alboràn all’Estremadura
dalle catene di montagne lunga tutta la Sierra Morena nell’arco del tempo di un minuto fin giù alle valli rigogliose del Guadalquivir…fino a diventar rossa come Alhambra..dove su in cima alla Torre della Vela ti scorgo arrivare…per entrare nella Sala de la dos hermanas a leggere i poemi scritti lungo le pareti : "Senza pari, c’è una raggiante cupola in essa / con incanto evidente e nascosto" (...) "Mai vedemmo un giardino tanto verde, / Come nella più dolce e aromatica raccolta".
Ecco questo respiro dalla gola al cuore che s’allunga per le Ande e giù eppoi risale per ripartire ancora forte accade quando mi emoziono così forte come ora nel leggerti.
Lo chiamo handalusia questo sentimento che respira a tutto sesto...
Grazie Cristina!con tutta l’handalusia !

 Franca Alaimo - 17/08/2013 16:17:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Leggere questo dialogo tutto simbolico e ricolmo di sapienza spirituale fra Amina e Cristina è così emozionante che davvero mi metto a pensare a come la poesia possa anche essere un nodo che stringe insieme meravigliosamente le anime. La poesia di Cristina è per bellezza ed intensità la "rispossta" necessaria.

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