So dell'albero la spaccata scorza che fa rabbrividire - mentre una rondine s' abbassa, falcia il vento e s'allontana. So l'attesa del sole tra le torri scomparse poco prima in fondo al cielo, oltre la terra gonfia di antiche piogge. Conosco la voce umida e sapiente delle strade nebbiose di città, o l'arrancare forte e ingenuo, dei sentieri inermi tra le zolle. E so di tutto questo la fatica che fin dal primo giorno ci affratella, creature nate da una sola polvere, per sempre unite in una sola argilla. da "Il mito degli occhi" musica del maestro Aldo Mecarelli
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