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Contemplazione del Vento

Paul Klee, Paesaggio con uccelli gialli, 1923

 

C’era un merlo, o così mi pareva, anche se era marrone chiaro,

mentre salivo in macchina. Avevo parcheggiato di fronte al chiosco

dove andiamo tutte le estati, con la mia solita fortuna

dell’ "unico buco libero" rimasto che ti fa sorridere.

Questa particolare coincidenza tra me e uno spazio vuoto

la interpreto come una concessione  che mi viene da un altrove

di cui non conosco origine o collocazione - ma che ringrazio.

Anche questo tu sai di me, anche se non te l’ho mai detto.

Ma avevo prenotato per noi fin dal giorno prima

quel tavolo d’angolo libero nel vento,

sul soppalco in legno che ricorda un teatro, con un’aria

da cospiratrice che mi fa sentire ridicola, ma non più di tutto il resto.

Così ti guardavo mentre eri sempre quello di tanti e tanti anni

riuniti apparentemente in una sola immagine sfumata,

cercando di far prevalere l’attimo del sorso o del boccone 

sulla confusa pena di saperti non più quello, pur restando.

E così i fiori rossi del vaso accanto a noi, oscillando

non sono mai più quei fiori, ma altro,

e il mare che lo scirocco ricopre di velature bianche -

so le creste sul mare essere sé stesse pur mutando -

così che lo sguardo che contempla è stanco.

C’era quel merlo, ti dicevo, quando abbiamo lasciato il tavolo

più leggeri nell’attesa di essere stati ancora altro -

saperlo è riconciliarsi con un non tempo.

Saltellava tra il marciapiede e il bordo dell’erba.

I suoi occhi colmi di nero mi hanno vista,

ne sono certa, in un largo senza pena o rimpianto.

 

 Salvatore Pizzo - 08/09/2017 17:39:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Ah come mi piace questo tono così"piano", quasi da confessionale. Un tono che mi ricorda molto quello della voce narrante femminile di un episodio di"Heimat 2" film di Edgar Reitz: pura poesia ch’è vita, fluente narrazione che nasce dall’io più profondo, arrampicandosi per particolari del presente circostante, per arrivare all’essenza di cosa si era e cosa si è diventati; il tutto nell’ottica di una riconciliazione con la frantumazione e la decadenza dell’essere viventi...
Semplicemente stupenda...
ciao

 Angela Albano - 08/09/2017 17:02:00 [ leggi altri commenti di Angela Albano » ]

Questo scritto è uno dei più belli che ho letto in questo sito.

Nella vita ci evolviamo ogni giorno, diventando altro, pur restando noi stessi. Quel che conta è non avere rimpianto, poiché quest’ultimo si attacca sulla nostra anima e comincia ad evolversi insieme a tutto il nostro essere, diventando parte del nostro DNA.

Sei bravissima, Cristina. Complimenti.

Ti lascio un caro saluto.

 Silvia De Angelis - 07/09/2017 12:38:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Profonde osservazioni, dettate da particolari immagini della natura, per vivere e rivivere densi respiri di vita
Bellissimo leggerti, Cris, buon fine settimana e un sorriso,silvia

 Cristina Bizzarri - 07/09/2017 09:14:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

FerdinandoNando, FaustomyBrother, AdielleAmicomio: come sono contenta che quello che intendevo esprimere vi sia giunto, magari trasportato da una cresta bianca che sul mare va, viene, ritorna ... Grazie di leggermi!

 Adielle - 06/09/2017 23:58:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Bellissima, una commozione che mi apre nuove strade, a dei sentimenti che tu mi fai provare, tu mi fai conoscere, attraverso la tua grazia speciale.

 Fausto Torre - 06/09/2017 22:59:00 [ leggi altri commenti di Fausto Torre » ]

ma quanto sei bella...

allora ben per me che ci assomigliamo, sembriamo fratelli, anzi fratello e sorella così non escludiamo il femminile.

 Ferdinando Battaglia - 06/09/2017 20:28:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

È aver "visto" tutto ciò, la magnificenza di questa poesia. Una lezione quasi magistrale sia di ciò che è la Poesia sia di ciò che è lo spirito (o di entrambi all’essere sostituire il fare).

 Cristina Bizzarri - 06/09/2017 16:40:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie Giovanni, la pena e la gioia riunite sono un buon sentimento.
Domenico: che piacere mi fa che tu l’abbia letta a voce alta, infatti ho puntato su una narrazione colloquiale, da monologo informale! (Per quello che mi è dato fare!)

 Domenico Pelini - 06/09/2017 16:33:00 [ leggi altri commenti di Domenico Pelini » ]

...C’era quel merlo, ti dicevo, quando abbiamo lasciato il tavolo
più leggeri nell’attesa di essere stati ancora altro...

Una ripresa magnifica.Ho letto ad alta voce questo testo più volte ed ogni volta mi è apparso più bello.
Una sonorità di particolare nitore.
Grazie

 Giovanni Baldaccini - 06/09/2017 16:27:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Uno dei rari momenti in cui la realtà diventa magnifica e piena di significato.

 Cristina Bizzarri - 06/09/2017 15:52:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie Franco!

 Franco Bonvini - 06/09/2017 15:46:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Che bella! ..e il cuore di simboli pieno..

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