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Odilon Redon, Le rêve (ou La Pensée) - 1908 In questo giorno di bambagia ho abbandonato il viso a solchi d'ombra - strade che percorrevo dicono adesso di altri passi, timidi abbrivi a slanci del mattino. Intanto schiara il cielo per se stesso come dicesse "tutto qui, non altro chiedi se non questo restare". L'eterno nascere sui prati di piccoli bagliori fa eco al silenzio delle stelle - il suo segreto petali di brina. E noi qui siamo semi sparsi, figli adottivi di una parola sola.
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cristina bizzarri
- 12/04/2020 19:28:00
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Grazie Gil della tua sensibile, come sempre, lettura. Sì, è così come tu scrivi che io sento. E sono anche felice che tu ne abbia apprezzato la forma
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Gil
- 12/04/2020 17:01:00
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La bellezza della tua poetica, oltre evidentemente alle caratteristiche squisitamente espressive, almeno per quel che possiamo dire della tua prodizione più recente, trova il suo splendore nello stupore dell’attesa ovvero in quello sguardo che interroga perché non sa, eppur sapendo per intuizione del cuore che oltre ciò che nulla appare, qualcos’altro ci deve essere. Ecco perché in quel solo restare e non altro, noi possiamo riconoscerci semi sparsi, figli adottivi di una parola accessibile all’utopia.
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