Mi svegliavo stordito come sempre accecato da una mezza sbornia del giorno prima Nella mia mente bussava un rumore di calpestii irreale sdraiato su un pavimento duro freddo, non familiare Mi resi conto che ero laddove non dovevo Mille persone mi accascio subito non voglio ingiuria copro le membra dalla vergogna nessuno sguardo o bocca aperta nessuno aveva un volto né sogghigno nessuna aveva destinazione Fermo dove sono le lancette, sulla torre, non si muovono quell'orologio Il cielo non era azzurro ma bianco e il silenzio degnava ancora le nostre attenzioni e io mi trovavo ancora sul letto di casa a contare i miei errori
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