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al testo di Danilo Marletta
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Solo in questa notte
da una cima sul cielo contando le luci dello spazio intermittenti segnati da fari di vetture impazienti ed instancabili
segno le mie stelle che hanno ricordato quando forgiai l'ultimo sorriso che mostrai quando rovinai a terra davanti un desiderio
Graffiò il mio animo di velenosa ma deliziosa brillantezza dal rosso sangue avido e corposo
come un’essenza da calice mortale
ma dolce e malleabile come la lusinga di un rosa che abbandona il suo profumo a lieve inchino
Disarmato da tale scempio raccolgo il vento da ogni sua parte per trafugare un respiro che mi si fu tolto
quando spensero le luci di una scena che non volevo finisse ben preparato a sipario assente
raccolgo i sassi di un teatro chiuso lasciato fuori come indesiderato dalla porta di servizio
Osservo le luci dei veicoli andare ancora veloci sospinti da loro credenza ora nutrita e speranzosa |
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