LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Danilo Marletta
|
||
Tasto il mio corpo come cercando dolore in un attimo sconosciuto di uno specchio impolverato
scivolando le forme tra le mani intorpidite sporche di ruggine abbagliato da una luce
vengo distratto fuori ammaliato da colori che rigavano le colline come gocce colanti su quadro
ed afferrando io una sua punta come veicoli di un binario vengo trafitto in petto provando un sorriso |
|