LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Davide Stocovaz
|
|||
|
Ci sono momenti che sono fotografie, destinate a rimanere indelebili in future memorie. Come la tua figura, seduta sul grande molo, vicina, al mio fianco. Il sole ti lambiva la pelle, la faceva risplendere in un misto tra oro e avorio. I suoi raggi si rincorrevano in riflessi accecanti tra i tuoi capelli. Come lì in fondo, dove il cielo si tuffava nel mare, io mi tuffavo nella tua voce vellutata, soffio tenero per il mio udito. Come quei gabbiani, laggiù tra le onde, si facevano cullare dalla marea, io mi cullavo nel brillare del tuo sguardo, nei tuoi occhi inebrianti, gemme preziose per la mia vista. Quando il sole scivolò nel mare, infuocando l’orizzonte, come sipario che scende sulla scena, sentii la mente farsi di colpo leggera e l’anima in pace, come di rado riesce a essere, perché tu sei uno spettacolo senza fine e ogni momento o istante vissuto con te è viva fotografia, impressa nel cuore. |
|
||