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al testo di Gil
L’alba
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L'alba nasce nel mondo per farsi eco dei nostri nomi, mai ripetuti invano. Traversa il buio della notte una speranza E ancora ancora abitaremo la luce Delle nostre carni che attende l'ora Dell'estrema loro congiunzione; Perché non c'è sole senza corpi Che ne avvertano il calore, né amore Se il fango non cede alle sue impronte. Allora tu distenditi come terra si distende Alla semina del coltivatore, ed io ti coprirò Come cielo dispiegato e al turbinio dei sensi Affiderò il carattere del mio sangue, verrò Nell'ardore del seme al grembo tuo di madre E scriverò col colore bianco della gioia Un nuovo nome dentro la tua carne, un figlio Che porterà in sé l'Origine: Noi.
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Gil
- 01/11/2019 09:47:00
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Grazie, Salvatore. Un caro abbraccio.
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Salvatore Pizzo
- 01/11/2019 00:14:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
La trovo di grande forza espressiva, di una passionalità avvincente. Come, allo stesso tempo, ci leggo linfinitudine dei cicli che si ripetono, che si evolvono, che ci fanno immortali, proprio perchè così legati alla terra, al sole, alluniverso intero che ci è sfondo e palcoscenico, nel nostro amare e riprodurci amore. Grazie
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