LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Gil
|
|||
È stato strano sognarti, dopo questi lungi anni di assenza che il ricordo lontano non risolve nel vuoto che hanno le mani. Ti ho sognato e rincorso nel sogno un incontro per caso e chiamarti per nome fermarti con il suono di voce e vederti girare sorpreso. Ho sognato l'abbraccio del cuore quello che dai a chi un tempo hai amato e chissà per quale arcano motivo o comunque, ed è lo stesso, gli hai voluto un gran bene. Ti ho sognato e nel sogno ti ho chiesto di lei, mi hai risposto: 'ora sta bene, grazie, dal male non so se è guarita del tutto, ma per ora sta bene e va bene così, grazie'. Poi ti ho chiesto della bambina: 'lei cresce, è vispa e vivace, si muove di continuo, ma con tanta dolcezza che ci riempie la casa allargandoci i cuori'. Però non ne avrete altri, di figli, mi hai detto, è cruda molto spesso la vita e senza riguardi, lei così giovane - tua moglie, così bella, io bene la ricordo con gli occhi - eppure già ferita da un male che muta un destino o devìa verso la sera il sole di una vita. |
|