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al testo di Gil
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Tu aspettami sulla soglia di carne lì dove il tempo si quieta e appare sospeso in un incanto di mare quando tremula più calma l'onda nel silenzio d'un cielo che la sovrasta d'infinito orizzonte riapre la visione fino al tormento del ritorno alla riva alla sfida dei venti, al fuoco che brucia ai flutti che rompono l'attesa e obliano la memoria dei passi fino a smarrirne il ritorno. Tu aspettami là dove sulla terra devastata dei sensi rifiorisce la carne alla gioia, al tempo torna il respiro delle ore alla vita. |
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