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al testo di Gil
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Se io fossi nato poeta avrei ora ali di verso che lo sguardo mutano in occhi di cime innevate o avrei magari le mani di un virtuoso che sfiora i tasti di un piano con dita di cielo. Oppure ancora porterei nelle tasche il dolce tormento di giorni raccolti in un giogo di voci e di rime mancanti. Se io fossi nato poeta avrei ora il passo irrequieto dei grigi marciapiedi di città prima che giunga alla gola la carezza di un caffè, preso seduto al tavolino di un piccolo bar mentre sui vetro sferraglia un tram le ore perdute tra la voglia e l'attesa. Se io fossi nato poeta avrei ora imparato a morire guardano un cielo divenuto già un nome. |
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