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al testo di Lorena Turri
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C’è una poesia nel mio ragù di funghi
che oggi che è domenica b o l l i s c e (lo si diceva un tempo, adesso è errore a dimostrare come tutto cambia senza sapere quando e perché mai e intanto ci si adatta al cambiamento come topini nelle gabbie strette) lentamente b o l l i s c e e non protesta - dicevo - nella pentola d’acciaio a fondo spesso, ché la terracotta è ormai in disuso quanto il verbo in -isc. C’è una poesia nel suo bollire piano e non s’attacca al fondo perché io da brava cuoca lo accudisco spesso e spande il suo profumo nella stanza domenicale senza dir parola al solo scopo di benedizione (e a condimento poi del maccherone) |
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