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al testo di Lorena Turri
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(tautogramma)
Chiamavasi Cappuccetto Carminio, creatura cresciutella calzante cappottino con cappuccio così colorato. Commissionata condurre cestino con cibarie cara centenaria, costipata con colite cronica, con casa collocata consecutivamente compatto cerreto, Cappuccetto, contenta, cominciò cammino. Capitò cattivo canide che, celandosi cordiale, chiesele chiarimenti circa contenuto cestino. Conosciuto ciò, celermente congedandosi, corse casa centenaria. Con criterio convincente corruppe corrugata canuta che, credulona, concessegli cortesia. Crudelmente come cerbero crapulò con carente crista! Calzò camicia, cuffia, calze, conseguentemente cacciossi cuna coprendosi con coperta caprina, contraffacendosi centenaria. Capitò Cappuccetto, con cuor contento. Considerò canide così conciato cinicamente commentando: “Che callosità considerevoli! Che ciglia ciclopiche! Che cavorale colossale come caverna!“ Crudele canide concluse cotal costernazione collaudando catabolizzare creatura, che con clamore consistente, coinvolse cacciatore. Con carabina colpì calamitosa canaglia, cavò centenaria confusa con contentezza collettiva. Così, Cappuccetto, cacciatore, confortata canuta celebrarono concitatamente con cibarie. |
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