Chi sa dirmi della Felicità? Bambina capricciosa scappa di qui e fugge di là! Quando l’afferri poco tempo in mano ti sta. Chi sa dirmi che volto ha? Chiese questo la maestra mentre assorta guardavo fuori dalla finestra. Quanto tempo è passato! Adesso sono cresciuta e soprattutto invecchiata a guardare sdraiata come niente è concluso e come tutto è ancora sospeso dentro un cielo gremito di stelle quando è alta l’estate e la luna è una palla di pelle che mai tra le braccia mi cade. Perché la Felicità ha il volto candido e rotondo di una luna che ride abbracciata al mondo e la si può vedere - signora maestra - solo saltando da quella finestra.
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Michela Duce Castellazzo
- 30/04/2011 16:56:00
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gradevolissimo il ritmo e la leggerezza... Viene proprio voglia di saltar fuori oltre quella finestra nonostante la maestra! Complimenti Lorena!
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Meth Sambiase
- 28/04/2011 21:53:00
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e la luna è una palla di pelle e la felicità una filastrocca. Sensazionale come pensiero, da rimarcare con un evidenziatore selenico.
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Nando
- 28/04/2011 19:52:00
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"Adesso sono cresciuta/e soprattutto invecchiata/a guardare sdraiata/ come niente è concluso/e come tutto è ancora sospeso": intanto quetsa direi è la tua ricchezza, non aver ancora scoperto il "volto che ha"; e non perché tu non l’abbia mai incontrata, la felicità, ma perché lei è capricciosa, cambia continuamente le sue sembianza: a volte ha i tratti dello stupore infantile, altre dei primi amori adolescenziali, altre ancora della maturità...Eppoi non si è mai sazi di felicità, per cui felici ripetiamo: "niente è concluso, tutto è ancora sospeso". "E la si può vedere - signora maestra -/solo saltando da quella finestra". E a questo punto mi è andato il pensiero ai koan dello Zen...
Scusami per le troppe parole. Ciao Lorena
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