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al testo di Domenico De Ferraro
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POMERIGGIO DI GIUGNO
Pomeriggio di giugno, solo nel mio vecchio sogno , appeso a testa in giù ad nuvola , vago per il cielo , verso un mondo fantastico ,vado dove mi pare , dove mi porta questo vecchio cuore, dove batte il mio cuore. Solitario vecchio cuore di marinaio che naviga a poppa su una nave fantasma. Navigo verso i confini dell’immaginario cercando un amore impossibile. Bella la mia anima, bella la strada, bella la libertà , balla questo uomo , verso altri giorni in bilico nella sua generazione ,nella sua genealogia ,nella sua fragilità nella sua accidia ,nell’odio che ho coltivato a lungo dentro il mio cuore. Domenica c’è un aria calda e serena .Sogno d'estate, di mare e libertà . Vorrei volare via, lontano da qui andare oltre quello ho sempre sognato, in quello ho sempre creduto in questo circolo di opposti e di versi spogli scoppiettanti i quali si fanno bianchi e rosei , si fanno dolci concetti . Ed urlo contro il muro dell’odio contro l’umanità che muore.
Chiudo gli occhi e immagino un posto migliore , immagino altri giorni che verranno , immagino un amore vero, un amore sincero. Immagino questa vita sotto un arco di pietre antiche , con questa mia pietà. Con questo mio corpo , nel mio spirito io salgo le scale che conducono al paradiso. Dove tu m’aspetti nuda o vestita di tanti coriandoli , di tanti sorrisi , di tante lusinghe che sono lungimiranti , meravigliosi e spirituali come una corona di rosario nelle mani di Maria. E poi accade vedere le luci in riva al mare e l’isola della libertà , visibile all’orizzonte. E visibile questa vita la quale annega in questo mare di gioie , in questa legalità , ed io ho legato il cavallo ad un carro , ho legato il mio nome alla sorte , ho legato questa vita alla mia libertà. , dove tutto è possibile. Vivo con le persone che amo, rido e scherzo senza pensieri, ed aspetto la felicità si faccia vedere , si faccia signora , in questa mia armonia immagino questo mio gioco il quale mi conduce di nascosto verso di te. E le orme dei mie passi mi seguono nell’oscurità del mio percorso ed io sono nell’ossesso del mio sesso , sono all’apice di un insuccesso , sono a terra , sono qui in ginocchio a medicare questo corpo senza più amore il quale siede per terra dorme sopra un marciapiede.
Cammino sulla spiaggia, scalzo e felice . La sabbia scorre tra le dita, il vento accarezza i miei capelli . Guardo il mare immenso, mi riempie di pace . E so in questo momento, tutto è perfetto tutto sarà come ho sempre sognato . E danzo e rincorro nel vento la mia vita. Rimpiango i miei giorni di giovane, rimpiango quella giovinezza , quella casta bellezza, quelle ore passate con te mano nella mano . Tu magica come una colomba , ed io tubo e turbato mi muovo dentro la mia gabbia . E questa la mia libertà questa la mia gioia . Il mio cammino lungo una spiaggia di pomeriggio , lungo questo sogno fatto di tante cose inutili , fatto di tanti ricordi e tanta dinamite pronta ad esplodere , pronta a dire tutto quello che c’è da dire . Per ridiede e mettere avanti al fatto compiuto una maternità nera a metà . Un percorso dentro un pronto soccorso . Ed io credevo di potercela fare ad essere il tuo amore il tuo uomo, il tuo giudizio ma l’amore mi ha fatto confessare la mia fragilità , mi ha portato oltre quello credevo poter dire , oltre quello che potevo offrire.
Chiudo gli occhi e immagino un luogo migliore , dove tutto è possibile . Con le persone che amo, rido e scherzo senza pensieri, inseguo la mia felicità. La mia domanda è la mia risposta la mia poesia è cosi infantile non ha più uno scopo e solo carta straccia. Ed il sole illumina il mio viso , illumina i mie giorni . Ed io cerco una spiegazione a quello che ho sempre desiderato e creduto volere essere , un uomo libero , un sogno , un amore , una compagna come te , una amica io amo , un amica senza domande e senza risposte in queste sere estive in queste sere di giugno io sogno e continuo a sognare un altra vita ed un altra avventura . Altri viaggi ed altri amori. Io aspetto di essere felice di essere un uomo libero. Di essere un amore un vero amore , mentre una stella brilla la in fondo dove la notte cosi oscura , dove la strada si fa stretta e miscredente , dove io danzo e cerco di salvare il mio prossimo. Dove il tempo non e più il mio tempo ma il tempo di un racconto.
Sò tutto questo è solo un sogno . Ma è così bello sognare , non voglio svegliarmi voglio continuare ancora a viaggiare a navigare in questo mare contro mille correnti , contro tanti pericoli contro questi corsi e ricorsi . Per giungere ad un punto di non ritorno. Il punto dove ogni uomo sogna di stare. Riposare e sperare di essere rinato per essere un nuovo canto, un nuovo canto di libertà. Un nuovo racconto , per essere ancora uomini ed il mio racconto non ha mai termini oltre i minimi termini , oltre ogni mio ricordo , oltre ogni odio , odo dentro di me , una voce di libertà. Una voce celeste , una voce , risuona con il canto dei vagabondi degli ubriaconi , dei marinai , dei morti per caso per diritto o dovere Per tanto tempo ancora io inseguo questa sorte la inseguo attraverso il mio sognare , verso il mio immaginare , fino dove si possa essere uomini per volontà e per diritto acquisto io vorrei conquistare un posto in paradiso.
Chiudo gli occhi e immagino un luogo migliore , dove tutto è possibile vivo con le persone che amo, rido e scherzo senza pensieri, ed aspetto di conquistare la mia felicità . Di vedere i tuoi occhi e le tue mani, il tuo corpo di ascoltare la tua voce . Io vivo altri giorni e altri viaggi ed immagino, in giugno in questa sera d’estate la mia esistenza , la mia donna , la mia famiglia , la mia felicità, la mia felicità. |
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