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al testo di Donatella Pezzino
La penombra non riflette
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Comprami ancora lo zucchero filato: ad un tuo cenno darò le spalle al capezzale, come tu vuoi. E pioveranno bonbons sui mattini di pietra e tele di ragno da scatole dipinte: come tu vuoi. Ci sarà un filo bianco a imbastirci l’eco della pelle rimasto nello specchio, e una risacca opaca di bicchieri sporchi a implorarmi di addomesticare la luce. Peccato sia tardi: la sera ci sgretola addosso un buio di zinco e di rami spezzati. Così mastico radici amare, immaginando di esserti ancora e odiando la terra meschina sopra i tuoi piedi
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