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al testo di Roberta
L�equilibrista
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Passo dopo passo misuro uno spazio senza ritorno, senza memoria, che il voltarsi indietro e‘ cedere al vuoto, camminando sul filo di un pensiero ritorto, teso, fino allo stremo. Ma giungendo al traguardo, occhio di falco e cuore vigile, scrosceranno gli applausi? O sarà un tappeto soffice di silenzio ad accogliermi in caduta?
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Jacob l.
- 19/03/2019 14:56:00
[ leggi altri commenti di Jacob l. » ]
Non sappiamo cosa succede, non possiamo neppure immaginarlo. Però tutti camminiamo sul filo. Bella poesia. J.
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Roberta
- 10/03/2019 20:18:00
[ leggi altri commenti di Roberta » ]
Grazie Klara per il commento e la preziosa citazione di cui non avevo ricordo. Mi sarà utile così come la tua accoglienza dopo un periodo lungo di silenzio.
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Klara Rubino
- 10/03/2019 17:55:00
[ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]
Molto suggestiva, complimenti. Mi ha ricordato la fune di Hermann Hesse :
"Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi. Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso. Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l’aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi del mondo.
Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere d’amore e d’accordo con se stessi; allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune ma anche volare."
Entrambe le conclusioni, sia lo scrosciate applauso che il tappeto di silenzio, vanno bene quindi: la soddisfazione è tua!
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