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al testo di Massimo Castiglia
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Osservo questo padre, nascosto al suo vedermi,
s'abbraccia al suo bambino, fatico a trattenermi, già lacrima il mio sangue, per figlie ormai perdute, ghermite dalla madre, mai più le ho rivedute. Ripenso a me adorante, riverso sulla culla, sorrido e mi commuovo con anima fanciulla, carezzo le manine a pugni ancor richiusi, occhioni di smeraldo, riposano socchiusi. Perché mi son trovato in questo camposanto nell'eco del rimorso, si schianta il mio rimpianto, con salme di ricordi, che pace hanno perduto, di questo viver mio, finito in un imbuto. Difficile spiegare e anch'io non so capire, s' è spento il nostro Sole, che più non sa guarire, per scelte già passate, bruciate dal rancore, non posso che pensare, sia morto anche l'Amore. |
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