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al testo di Massimo Castiglia
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Sulle mappe Tu disegni il mio domani,
poi d'un tratto la mia vita scarabocchi, ridipingi d'illusioni le mie mani, sol miraggi si disvelano ai miei occhi. Ora aggiusta quella bussola al mio cuore, bocca fischia forte vento di Maestrale, via l'ormeggio dalla rotta del dolore, sento l'anima dal fondo che risale. Di sottecchi mi propini la bolina, io m'affranco già mutando invelatura, vedo terra e lesto lancio la mia cima, nuovo approdo trovo in quest'insenatura. Nella mente mi s'invola quel pensiero, non più roso dalle fauci del soffrire, solo adesso vedo il Tutto nel suo Vero, anche il Dopo di quel nostro non morire. |
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