Erano Spirali di rugiada Ad annunciare un'alba Incrinata di luce. Tra nascondini di foglie Era L'assolo cristallino dell'usignolo, Ed Erano le nostre mani intrecciate: Vele ammainate dopo marosi di schiuma, A cantare All'unisono La Primavera. Ed io, perduta Ero Goccia brillante Nell'oceano del Poi.
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Edi Davoli
- 17/05/2019 21:21:00
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Grazie Sal, della tua gradita visita. Una leggiadra serata!
PS. Hai elegantemente bypassato la mia domanda sulla tua età. Bravo bravo....
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Salvatore Pizzo
- 17/05/2019 17:24:00
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Un bel gioco questi tuoi versi musicali come gocce spioventi dal grande spartito della natura. Un gioco in cui ci si mimetizza fino a compenetrarsi: espressione della leggiadra consapevolezza dell’essere l’uno ma anche il tutto..... Molto ma molto bella... ciao
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Edi Davoli
- 17/05/2019 06:48:00
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Felice che tu l’abbia apprezzata, cara Graced. Un abbraccio!
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Edi Davoli
- 17/05/2019 06:48:00
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Sempre apprezzate Alberto le tue rivisitazioni!
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Edi Davoli
- 17/05/2019 06:46:00
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Grazie Annalisa della tua lettura. L’imperfetto tradisce anche una consapevolezza che mito non è più. Un caro saluto!
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Alberto Becca
- 16/05/2019 20:06:00
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Negli gli abissi del prima come nei cieli del poi viaggiatori imperfetti si muovono: noi. Tra foglie intrecciate e vele ammainate si intravedono figure e paure: sempre noi. Chi ascolta il soliloquio dell’ usignolo e il canto della primavera in volo? Noi, voi, ciascuno con i tempi suoi, ognuno con il suo ritmico respiro e lo sguardo proteso verso quel che si muove in giro, tutti irrimediabilmente smarriti, noi e voi oggetti o persone lasciate oggi, domani o ieri da chissàchi sul treno dei desideri
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Graced
- 16/05/2019 17:54:00
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Versi colmi di emozioni, incisi armoniosamente che si dipanano tra lo splendore della primavera: cornice per un sentimento che stava per iniziare. Bellissima, complimenti Edi! Buon pomeriggio.
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Annalisa Scialpi
- 16/05/2019 17:50:00
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E’ questo imperfetto che tradisce il senso d’una poesia già scritta già detta. Di una primavera dove s’inabissa la Goccia del Poi.
ma non è in questo momento che inizia ogni vero viaggio?
Un caro saluto.
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