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al testo proposto da Elisabetta Cassone
Autunno dell’animo
Le foglie sciamano
Indolenti In un andirivieni fulvo Ai piedi di fiacchi alberi
Hanno l'aroma greve Di certi ricordi Che vegliano senza sosta Radunati in qualche angolo A implorare di essere destati
Sento bramare febbrile Il caldo abbraccio Di primavere seppellite Nel sontuoso anfratto Dell'oblio.
Riaffiorerà prima o poi L'effluvio ambito Di infiorescenze ora sonnecchianti Simili a certi amori fragili Disarmati, impacciati Tessuti nella coltre di un'umanità smarrita.
Leggendo la pubblicazione, pare d’assistere proprio alla poetica descrizione d’un ciclo stagionale, dal quale non si scappa, poiché ve ne si fa parte. Un intenso momento coinvolge interamente l’animo umano e tutto ciò lo circonda, sino ad abbracciare quel miracolo sentimentale che risponde al susseguirsi di emozioni provenienti da ogni dove. Del resto, tutti ci incrociamo, nello scenario dell’esistenza. Veritiera e bella lirica. Piaciuta!
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