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al testo di Elisa Mazzieri
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Lanterna della notte bugia svelata breve — nota perpetua per ogni tuo gradino erto e per la chiocciola scalare spezzai il fiato
Per l’ascensore rotto nei festivi l’allarme fluorescente in mezzo ai piani e il tempo di aggiustarmi a inclinazione — in quell’attesa
Ora riposo per l’atrio indaffarato e il gatto di mia madre e prima mio che a intuito era una gatta e di nessuno e visse più noi ma per sognarci
Vicine di pantofole o mercato — ci sognava correva alla sua voce e alla mia — correva al piatto al suono di mia nonna si svegliava tendeva orecchie e baffi e Lei rideva a noi mordeva il piede — ci contentava |
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