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al testo di Elisa Mazzieri
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Se fosse meraviglia senza sgomento e se gridasse la condanna alta nel resto
Se al decoroso ammiccamento porgessi fiera il riso della pazza e se strappassi a mani disattente campi di pane al sole fidando nel raccolto casuale
E se alla nenia guasta di offese rispettose superbe in bocca — e all’atto balbettanti ti consegnasti adorna delle tue insolenze cimentate lustre di conio
Se gratitudine non hai per sbarre e muri la notte accanto al giorno è letto o stelle
Sospiri tu di voglia loro di sdegno |
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