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al testo di Elisa Mazzieri
Lingua Mano Polso Braccio
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Altro che sgorghi in qualche sbruffo di guancia ferita che esondi in segrete arrangiate — e un pubblico vivente di bambini additanti nessuno — forse qualcuno la vedrebbe snodarsi in sbadiglio La mano ha. Flessibilità minore è molla — e quando l’ha ma non del polso è proprietaria come il braccio — del resto non più della testa mozzata, il collo In coppia sudano oppure non sono a due a due si stringono cadono L’una con l’altra — attorcigliata si divincola anche da sé
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Elisa Mazzieri
- 08/10/2020 03:36:00
[ leggi altri commenti di Elisa Mazzieri » ]
Fabrizio, ero incerta sulla "comprensibilità" delle figure. Smussando, si rischia di sf(i)orare lautoreferenziale - e annullare quindi il senso della condivisione. Il tuo commento mi rimanda un metro giusto, superiore al dubbio. Ti ringrazio per il tempo dedicato, per la tua visone schietta. Profondamente.
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Fabrizio Giulietti
- 03/10/2020 16:00:00
[ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]
Ogni sua poesia si lascia leggere più volte per profondità di contenuti, singolarità espositiva e apprezzabilità degli accostamenti rappresentativi. Questultima, in particolare, mi rievoca in parte i sezionamenti del corpo inteso come involucro di misteriose identità contemplati nelle composizioni, tra gli altri, di Elisa Biagini.
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