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al testo di Elisa Mazzieri
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Svuotato il vaso, e rotto sgravate spalle e gola —stomaco roso ferma la pietra in mano e un pizzicore agli occhi, poco convinto
Zitta anche quella lì la solita di molte Quella che chiede — e ora? Zitta anche Tu e la paura azzurra con i capricci intorno e dietro e prima — zitto anche il dopo
Il piede inetto al salto non per paura, ma per risparmio salto e ritorno senza risacca e onde è poco più che uno stiracchiamento aguzzo dopo un riposo d’obbligo in piazzola sbrigato a metà viaggio per proseguire
Attenta a non guardarla —quella lì ti ascolta e cede attenta a non cercarla lascia che vinca se lasci il campo aperto nudo nel sole se lasci il salto indietro —pronto alla stiva ormeggi muffi d’alghe e fondale amico se intoni il canto conosciuto senza disprezzo se lasci intatta l’orma vincerà Lei ma Tu, lo stesso |
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