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al testo di Elisa Mazzieri
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Ho scorto squarci sulla mia tela alta sopra la porta
Al centro uno e ai lati tagliano in volti il celeste
Dove sgorgavano sponde di azzurro fra sbruffi di bianco ora spalancano sfregi di libro aperto su volti scrutanti aggrappati alla parete che reclama la sua mancanza d'aria
Vorrei che come vela l'avesse dilaniata in tempesta il mare e affogata
Invece lo ha fatto una mano soltanto
E io non so duplicare il lamento del vento né occhi abbastanzza salati per farne un cristallo di bara e salpare
Ma al fondo l'ha sgiunta una mano soltanto con chiavi pesanti sputate fra i rifiuti
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