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Tremare

Perdonami
Avevo promesso di non interrompere i tuoi
sonni di riparo
Perdona il mio
Corpo -- lui ha tradito me e te non io!
si è ammalato per troppo
sale troppo silenzio
Io non mi sarei permessa

Il tuo sguardo mi toglie
il sorriso
Le vedi? Le mie finestre
oscurate, grigie le occhiaie
le grida persino
disturbano i gatti a malapena

Ma io tremo
se un fremore mi inchioda
il tendine di notte
o di giorno
quando tu decidi che sia
questa o quello

Avessi paura delle tue percosse -- sarei imprecisa
la mia cintura è nera
i miei riflessi al limite
sono le tue parole:
mi lasciano indifesa
Proprio io
proprio a me!

Io che le parole non feriscono
Gli schiaffi sì!

Così è
e giusto -- è
che non
si cada in qualche
scaltro equiparare

Di me sola, dico
e solo a me ripeto
Proprio io?
Proprio a me?

Schiacciata dal cupo
amareggiare di uno sguardo
 
dedicata a ogni Donna
in ogni momento
con Marinella nel cuore

 Salvatore Pizzo - 26/01/2025 02:20:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Bella dedica per dei versi che della schiettezza hanno la cifra e del risveglio la potenza del riappropriarsi di se stessi.
Molto sentita ed apprezzata anche nel tono che evita enfatizzazioni, risultando ancor più incisiva nella denuncia.
Un caro saluto e grazie

 Elisa Mazzieri - 23/01/2025 02:16:00 [ leggi altri commenti di Elisa Mazzieri » ]

Grazie Annalisa per il tuo tempo.

Sì, la Forza è in ognuna di noi e nessuna dovrebbe prendere le distanze da quelle fra noi che faticano a trovare l’uscita.

Questo lo dico da ex operatrice di centro antiviolenza e ribadisco - cit. vecchio canto rivoluzionario - ’Se noi siamo divisi(e) vince il padrone!’

Ho scelto la prima persona e adeguato il registro per eliminare le distanze.

Ti sono infinitamente grata per aver letto oltre la forma

Grazie

 Annalisa Scialpi - 22/01/2025 20:53:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]



Grazie per questa poesia. Mi auguro che ogni donna possa

scoprire la grandezza, la magnifica forza di cui è portatrice

e non cadere più, vittima dell’armatura di ferro di questi

squallidi narcisisti.

Dolce notte

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