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al testo di Federico Zucchi
Amare in brutta copia
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Amare in brutta copia
Ogni anno mi sento ripetere: fate attenzione al tempo organizzate i pensieri chiamate il falegname che avete in testa a costruire una scaletta di idee sensate, ordinate l’intreccio come il cambio di guardia della Regina.
Lasciatevi il tempo - scandisco - di ricopiare, di alterare i refusi, di portare a chiarezza la sintassi inceppata. Lasciatevi il tempo di ricopiare in bella copia il disordine della creazione, di limare il volume che intasa la trama.
Ma in fondo so che il vero tema nasce in brutta copia e che la vita non concede pagine nuove per ordinare in bella grafia il clamore di un’esistenza. Non resta quindi che imparare a scrivere vivendo l’indelebile destino e a calibrare in poco tempo il tuffo carpiato di una parola il sax del verbo amare la forza inesorabile della punteggiatura.
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