LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Federico Zucchi
|
|||
Settembre
Sulla cime degli alberi seduce il tuo accenno di scalpo dorato. Non brucia più il giorno ma il tepore ancora riscalda la solitudine degli zigomi alteri. In tutto l'anno mai le donne saranno così belle, esaltate dagli alti prelati del mare e del sole, antilopi alate a gambe scoperte nel traffico desto. Eppure non visti solerti postini hanno spedito da tempo avvisi di sfratto agli uccelli sudisti e di notte ai bambini sale la febbre del primo giorno di scuola. Questa tua doppiezza è la tua forza, settembre: continui a pranzare a prezzo fisso sul litorale ma poi flirti con l'ombra invereconda, convochi la pioggia al tuo capezzale sproni la morte a esortarci ad amare ogni morso di luce nella clessidra. |
|